Nel frattempo arrivano i pastori che trascinano un prigioniero greco, che obbediva ad Ulisse, (e) che racconta queste cose false con molte lacrime: "A causa della disonesta volontà di Ulisse, i Greci mi abbandonano, sciagurato, in questo luogo. Quelli invece ora ritornano felici per offrire un felice e veloce viaggio ai miei compagni che navigavano (con me). Ma vi esorto, Troiani, a portare nella vostra città il cavallo che (vi) darà il perenne aiuto di Minerva. Tutti i Troiani non dubitano di queste parole. Invano il sacerdote di Apollo, Laocoonte, li scongiura di non ammettere l'animale di legno nella città: "Stolti, questo cavallo non è certamente un dono di Minerva, ma un inganno con i quali i Greci prepareranno la nostra rovina." ...
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