Aracne, vergine di provenienza Lidia, non era famosa per le origini della sua famiglia, ma per l’arte della lana. Difatti ella tesseva le tele con somma arte e mirabilmente ricamava con l’ago; perciò anche le ninfe delle selve e delle acque ambivano ammirare la sua splendida opera. Siccome la sua perizia era celebrata con grandi lodi in tutta la Lidia, un giorno Aracne, con grande superbia, si paragonò davanti a tutti con Minerva, dea delle arti e: «Che la dea - disse - gareggi con me! Io, se sarò battuta, non respingerò alcuna pena». Allora la dea, quando conobbe la cosa, andò da Aracne in Lidia vestita da vecchia (in abito senile) ed ammonì: « Nessuna donna mortale ti batte nell’arte, ma certamente non sei pari alla dea Minerva! Non sdegnare...
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