I miti di metamorfosi: la sfida agli dèi e la superbia punita - Aracne trasformata in ragno
Arachne, virgo ex Lydia oriunda, clara non suae gentis... miseram virginem in araneam convertit
Aracne, vergine di provenienza Lidia, non era famosa per le origini della sua famiglia, ma per l'arte della lana. Difatti ella tesseva le tele con somma arte e mirabilmente ricamava con l'ago; perciò anche le ninfe delle selve e delle acque ambivano ammirare la sua splendida opera.
Siccome la sua perizia era celebrata con grandi lodi in tutta la Lidia, un giorno Aracne, con grande superbia, si paragonò davanti a tutti con Minerva, dea delle arti e: "Che la dea - disse - gareggi con me! Io, se sarò battuta, non respingerò alcuna pena". Allora la dea, quando conobbe la cosa, andò da Aracne in Lidia vestita da vecchia (in abito senile) ed ammonì: " Nessuna donna mortale ti batte nell'arte, ma certamente non sei pari alla dea Minerva!
Non sdegnare il mio consiglio e con umile voce chiedi scusa alla dea per le tue temerarie parole; lei ti perdonerà (ti darà il perdono)". A lei con arroganza Aracne rispose: "Visto che le mie tele sono ammirevoli, io non sono inferiore a Minerva. Perché Minerva non viene? Perchè evita il confronto?
Neppure la dea potrà superare Aracne nell'arte. Allora la dea, irata, perse l'aspetto senile e: "Ecco, la dea viene! - esclamò - e quando conoscerai la pena per la tua superbia, invano chiederai perdono. Penderai sempre da un filo, produrrai fili e tesserai tele in eterno!", ed immediatamente trasformò in ragno la misera vergine.
(By Geppetto)
Versione tratta da Ovidio