Incitati dalla follia e crudeltà di Commodo, il prefetto Quinto Emilio Leto e la concubina Marcia cospirarono una congiura per ucciderlo. E gli diedero prima di tutto il veleno; dato che ciò non ebbe l'effetto desiderato, tramite un atleta, con cui si esercitava, lo strangolarono. La forma del corpo fu adeguata, di aspetto sfacciato, come solevano gli ubriachi, e di linguaggio mal costruito, di capigliatura sempre tinta e illuminata di pagliuzze d'oro, perché si bruciava...
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