da orzobimbo » 27 feb 2012, 10:18
L’autore di un delitto scoperto attraverso un sogno
Il sogno che mi accingo a raccontare, anche se un po’ più lungo (di quelli precedenti), a causa della sua notevole chiarezza tuttavia richiede di non essere passato sotto silenzio. Due amici Arcadi che viaggiavano insieme giunsero a Megara. Di essi l’uno si recò da un ospite, l’altro si diresse verso un’osteria per dormire. Quello che era ospite vide in sogno il suo compagno che lo scongiurava di andargli in aiuto perché era minacciato dall’oste: infatti avrebbe potuto salvarsi dal pericolo incombente se lui fosse accorso presto. Svegliato da questa visione saltò fuori e cercò di raggiungere l’osteria in cui l’altro si trovava. Ma per un caso avverso del suo destino finì col rinunciare al suo proposito di grande umanità, pensando che fosse inutile, tornò a letto e riprese sonno. Allora quell’altro presentatoglisi di nuovo (in sogno) ferito lo scongiurò che, dato che non si era curato di portargli aiuto per salvargli la vita, almeno non si rifiutasse di vendicare la sua uccisione; infatti il suo corpo ridotto senza vita per opera dell’oste era proprio allora trasportato in città in un carro, coperto con lo sterco. Spinto dalle preghiere tanto pressanti dell’amico, quello accorse immediatamente alla porta e trovò il carro, che gli era stato indicato in sogno, e fece portare l’oste al supplizio capitale. Molti eventi talvolta sono capitati anche a chi era sveglio come avvolti in una nube di tenebre e di sogno; essi, dato che è difficile rendersi conto bene da dove siano scaturiti o in quale modo si siano rivelati, giustamente sono chiamati prodigi.
Valerio Massimo, Dictorum et factorum memorabilium 1, 7 ext. 10
Test di latino-VALERIO MASSIMO