Il poeta Archia fin dall'adolescenza si dedicò alla passione di scrivere e ben presto ad Antiochia, nella città zeppa di uomini fu il più erudito...[...]Ma a Roma Archia frequentò molto amichevolmente M. Emilio, Q. Metello, Q. Catulo, L. Crasso. Stimavano molto il poeta non solo coloro che potevano valutare il suo ingegno, ma anche coloro che simulavano ciò (coloro che fingevano di averlo conosciuto di persona).
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