M. Catone nato nel municipio di Tusculo, da giovinetto, dopo che aveva vissuto tra i Sabini , [...]dato che soggiornava a lungo lì, il console P. Scipione l'africano nel cui consolato precedente era stato di nuovo questore, volle cacciarlo dalla provincia e succedere a lui, perché allora lo stato veniva amministrato non dalla potenza, ma dal diritto. adiratosi per questa cosa, rimase in città come privato. in tutte le attività fu di singolare zelo: infatti fu sia un contadino operoso sia esperto di diritto sia un grande comandante sia un probabile oratore che un appassionato di lettere.
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