Essendo sul punto di partorire un altro bambino (βρέφος -εος o ους), Ecuba credette (δοκέω) in un sogno di partorire una torcia ardente che appiccava fuoco a tutta la città e la incendiava. Priamo, dopo aver conosciuto (μανθάνω) il sogno da Ecuba, mandò a chiamare (μεταπέμπω) il figlio Esaco: era infatti un interprete di sogni che aveva appreso dal nonno paterno Merope (Μέροψ -οπος).
Questi, dicendo che il fanciullo avrebbe causato la rovina della patria, esortava a sopprimere il neonato. Priamo, appena nacque (γεννάω) il bimbo, lo diede per ucciderlo (ἐκτίθημι) ad un servo perché lo lasciasse sull’Ida:...
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