Mathesis 1 pagina 509 numero 24
Πως δ' ουκ αθλιωτατος ανθρωπων απαντων ειμι, ει τους εμαυτου θεραποντας μηκετι δουλους εχω, αλλα δεσποτας τον λοιπον βιον;
1. Non sono forse il più sventurato di tutti gli uomini se quelli che mi prestavano cura non ho più come servitori, ma padroni della vita che mi resta?
2. Invitando Damnippo, gli dico queste cose: "Essendo lui un amico, arrivo in casa sua, non commetto alcunché, però sono spogliato dei denari. Allora a me che subisco queste cose tu, zelante, fornisci la tua forza per la mia salvezza".
3. Gli uomini, quelli che scrivono discorsi esortativi per i propri amici, compongono una buona opera.
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?