L'impresa di Orazio Coclite - Versione Duo latino pagina 199 numero 115
Quindi girando intorno lo sguardo truce minacciosamente ora provocava ad uno ad uno i più ragguardevoli degli Etruschi, ora rimproverava tutti: le servitù dei re superbi, immemori della loro libertà giungevano per attaccare quella altrui.
Indugiarono per qualche tempo, mentre si osservavano l'un l'altro, come per cominciare una battaglia. Poi il pudore commosse l'esercito schierato a battaglia, e sollevato il clamore gettano da ogni parte i dardi verso un sol nemico.
Questi essendo rimasti attaccati tutti quanti allo scudo che era stato gettato, e quello non meno ostinato tenne saldo il ponte a gran passo, tentavano già con impeto di far cadere giù l'uomo, nello stesso momento il fragore del ponte rotto,