Orazio uccide la sorella - Versione Duo latino pagina 71 numero 25
Princeps Horatius ibat, trigemina spolia prae se gerens; cui soror virgo, quae desponsa, uni ex Curiatiis fuerat, obuia ante portam Capenam fuit, cognitoque super umeros fratris paludamento
Alla testa del suo gruppo (per primo) Orazio procedeva portando davanti a se le spoglie dei tre gemelli uccisi, a lui venne incontro davanti alla porta Capena, una ragazza, sua sorella, che era stata promessa in matrimonio ad uno dei Curiazi e riconosciuto sopra le spalle del fratello il mantello dello sposo che essa stessa aveva realizzato e molto sommessamente chiama per nome il promesso sposo morto. E la lamentela della sorella in una così grande vittoria pubblica, irrita l'animo dell'impetuoso giovane, sguainata quindi la spada e nello stesso tempo rimproverandola con le parole trafisse (lett. presente la ragazza "Vattene da qui con il tuo immaturo amore dal tuo fidanzato, - disse -, tu che ti sei dimenticata dei fratelli morti e di quello vivo, e tu che ti sei dimenticata della patria, così vada