Il leone vecchio, il cinghiale, il toro e l'asino
Quicumque amisit dignitatem pristinam, etiam ignavis iocus esse videtur. Cum leo defectus annis et desertus viribus iaceret, spiritum extremum trahens, aper fulmineis ...
Chiunque perde l'antica dignità, sembra anche che sia scherno per gli ignavi. Un leone che giaceva indebolito dagli anni e abbandonato dalle forze, traendo l'ultimo respiro, giunse da lui un cinghiale dai denti fulminei e vendicò con un colpo l'antica offesa.
Poi un toro trafisse con le corna ostili il corpo nemico. Un asino come vide che la fiera era stata lesa impunemente, colpì la fronte con i calci. Ma il leone spirando disse: "Ho sopportato che i forti mi hanno insultato indegnamente, dato che sono costretto a sopportare te, disonore della natura, mi sembra certamente di morire due volte".
(By Maria D. )
Versione tratta da Fedro