Promesse di Annibale ai soldati alla vigilia della battaglia del Ticino
Cum utrimque ad certamen accensi militum animi essent...
Gli animi dei soldati essendo stati infervorati da ogni parte allo scontro, i Romani unirono il Ticino con un ponte e per rendere sicuro il ponte vi posero sopra un fortino:
Annibale inviò ai nemici occupati nell'opera di fortificazione Aderbale con l'ala dei Numidi per saccheggiare i campi degli alleati e del popolo romano; ordinò di rispettare i Galli quanto più possibile e che gli animi dei principi fossero sollecitati alla ribellione. Realizzato il ponte, fatto passare l'esercito romano nel campo degli insubri a cinque miglia da Vittumule si stanziò.
Qui Annibale aveva l'accampamento; decidendo d'incalzare lo scontro, ritenendo che niente era mai stato detto e ammonito per esortare i soldati, a quelli che erano stati chiamati all'assemblea promise sicuri premi per la cui speranza avrebbero potuto combattere: avrebbe dato un campo in Italia, in Africa, in Spagna, dove ognuno avrebbe voluto; chi avesse preferito il denaro al campo, lo avrebbe soddisfatto con l'argento; quelli tra gli alleati che avessero preferito divenire cittadini cartaginesi, avrebbe accordato il potere; propose la libertà anche ai servi che avevano seguito i signori e avrebbe restituito ai signori l'atto di prendere due per ciascuno al posto di questi.
Tenuta tale orazione, pregando le divinità, sacrificò un agnello.
(By Maria D. )
Versione tratta da Livio