Elogio della democrazia ateniese - Platone maturità classica 1972 Sapheneia
ELOGIO DELLA DEMOCRAZIA ATENIESE VERSIONE DI GRECO di Platone Traduzione versione assegnata alla maturità classica del 1972
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DAL LIBRO PARADEIGMATA
I nostri antenati, nati e cresciuti in questo modo, amministravano (οἰκέω) un regime politico disponendolo per sé, del quale è corretto fare menzione (ἐπιμιμνήσκομαι inf aor). Infatti, il regime politico è un nutrimento degli uomini, favorevole dei buoni, avverso dei cattivi.
Poichè dunque i nostri predecessori sono stati allevati in un glorioso regime politico è necessario spiegare che grazie a quello (δι᾽ ἣν grazie a quel regime) quegli illustri (uomini) erano eccellenti e lo sono anche questi oggi, fra i quali si trovano anche questi che sono i morti.
Infatti questo regime anche allora era e anche ora è un'aristocrazia, nella quale noi ora viviamo e per tutto il tempo da allora, in maggior parte(da quel momento in poi, per la maggior parte del tempo). L'uno la chiama democrazia, l'altro con un altro nome che gli piace, ma in realtà è un'aristocrazia con l'approvazione della massa. Infatti noi abbiamo avuto sempre dei re, questi talvolta per discendenza, talvolta invece scelti. La moltitudine è padrona della maggior parte delle cose della città, ma concede i poteri e autorità a coloro che considerano i migliori.
e nessuno è stato escluso per debolezza, povertà o per gli oscuri natali, né per i requisiti opposti è stato ritenuto degno di stima, come accade nelle altre città; ma c'è un unico limite: ottiene potere e cariche chi ha fama di uomo saggio o valoroso.
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