Sogni premonitori - Versione latino di Cicerone

Sogni premonitori versione di latino di Cicerone e traduzione

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DA VARI LIBRI DI TESTO

Scribit Ponticus Heraclides Matrem Phalaridis visam essse videre in somnis simulacra deorum, Matrequae ipsa domi consecravisset; ex iis...

Eraclìde Pontico, scrive che alla madre di Falàride sembrò di vedere in sogno le immagini degli dèi che essa stessa aveva consacrato nella sua casa. Una di queste, l'immagine di Mercurio, sembrava versasse del sangue dalla coppa che teneva con la mano destra;

appena aveva toccato terra, il sangue ribolliva, sì che tutta la casa era un lago di sangue. Questo sogno della madre fu confermato dall'efferata crudeltà del figlio.

C'è bisogno che io citi dai Libri persiani di Dinone la profezia che i maghi rivelarono a Ciro, quel famoso antico re? Scrive Dinone che, in sogno, parve a Ciro che il sole gli si posasse ai piedi; tre volte Ciro cercò di toccarlo con le mani, ma invano: il sole, girando su se stesso, gli sfuggiva e si allontanava. I maghi - venerati in Persia come una stirpe di sapienti e di dotti - da questo triplice tentativo di afferrare il sole trassero la profezia che Ciro avrebbe regnato per trent'anni. E così avvenne:

giunse fino all'età di settant'anni, e il suo regno incominciò quando ne aveva quaranta

Altra versione stesso titolo dal libro LATINA LECTIO
Versione numero 35 pagina 108

Heraclides ponticus inter rerum scriptores sua aetatis auctor fuit longe gravissimus idemque auditor plotonis diligentissimus....

Eraclide Pontico fu di gran lunga l’autore più autorevole (evita la ripetizione) tra gli storici della sua epoca e lui stesso discepolo molto diligente di Platone.

Egli narra che la madre di Falaride avesse visto in sogno le statue degli dei, che lei stessa aveva consacrato in casa, delle quali l’altezza era poco più grande di un uomo. Sembrò tra quelli che Mercurio versasse da una patera, che teneva in mano, del sangue; questo, avendo toccato terra, sembrava che ribollisse più caldo di prima. D’altra parte quanto questo si riversava più copioso dalla patera, tanto più abbondantemente tutta la casa grondava di quello.

Perciò la crudeltà assai smisurata del figlio confermò il…. sogno della madre. Che cosa ora io dovrei riferire di quei sogni, che i Magi interpretarono per quel famoso Ciro, senza dubbio il principe, il più nobile tra…. i Persiani ? infatti, essendo sembrato a lui che dormiva che il sole giacesse ai suoi piedi, egli stesso per tre volte invano cercò di prenderlo con le mani; ma per tre volte il sole facendo il suo giro scivolò via e se ne andò. Allora quello consultò il più esperto dei Magi; questa classe era considerata presso i Persiani la più sapiente e nello stesso tempo la più dotta e la più veritiera.

Infatti, interpretavano i sogni più oscuri e i presagi con somma abilità. Essi risposero che per il triplice cercare di afferrare il sole si presagiva per Ciro un regno di trent’anni.

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