Archimede - versione di latino - sistema latino
Archimede versione di latino dal libro sistema latino
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Archimedem summum mathematicum et physicum antiquae aetatis fuisse, multa nova et mira invenisse et excogitasse omnes sciunt....
Tutti sono a conoscenza (del fatto che) che Archimede fu il più grande matematico e fisico dell’antichità (lett. età antica) e che scoprì ed inventò cose meravigliose.
Nacque (lett. ebbe nascita) a Siracusa nel 287 a. C. circa. Arse sempre di grande interesse di cercare e scoprire: invero scoprire fu infatti il proposito che sempre ebbe e cui spesso pervenne con indefesso lavoro e somma diligenza. Scrisse anche molti libri che anche ora ottengono la più grande lode ed ammirazione dei dotti e forse si ornò anche di fama maggiore della sapienza, poiché escogitò mirabili macchine e nuovi strumenti.
Sappiamo infatti che con quelle macchine i Siracusani a lungo impedirono l’espugnazione della città. Ma quando i Romani passarono le mura, Archimede, applicato alle forme geometriche, non si accorse che i nemici avevano occupato la città.
Quando un soldato gli ordinò di andare con lui, Archimede lo pregò di non impedirgli di ricercare. Irato, lo stolto soldato uccise quel grande uomo. Sappiamo che Cicerone ricercò e trovò la tomba di Archimede, che i cittadini avevano seppellito nel suburbio.
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