Bruto condanna a morte i suoi figli
Duobus consulibus creatis, libertas modo parta, in tanto pericolo fuit ut per dolum et proditionem paene amissa sit....
Una volta eletti i due consoli (ablativo assoluto), soltanto per aver procurato la libertà, (Bruto) si trovò in così tanto pericolo che per frode e per tradimento poco mancò che fosse perduta (la libertà).
Nella gioventù romana c'erano alcuni adolescenti, complici dei Tarquini, i quali, ordita una congiura (ablativo assoluto), avendo discusso (cum narrativo) nella notte su come accogliere i capi in città, assunsero in complicità del progetto gli stessi figli del console Bruto. In quello stesso anno in cui la patria era stata salvata dal padre liberatore, essi ebbero (ad essi fu) allora quella sfrontatezza per cui in seguito sarebbero stati utili al superbo re, allora ostile proscritto.
Sentì la loro conversazione uno degli schiavi il quale andò dal console per riferire la cosa. Con una lettera scritta essi ammisero il misfatto. I traditori sono tradotti in prigione, in seguito condannati. Il consolato attribuì al padre l'esecuzione della pena da attribuire ai figli e la sorte stabilì lui stesso esecutore della pena. I nobili giovani stavano legati ad un palo ed i figli del console attiravano su di loro gli occhi di tutti.
I consoli si mossero verso il proprio posto ed i littori sono mandati ad eseguire la pena: dopo averli denudati li battono con le verghe, li immolano con le scuri. Affinché l'esempio fosse noto in qualunque regione per impedire scelleratezze, al servo che aveva fatto la denuncia fu assegnato dall'erario un premio in denaro, la libertà e la cittadinanza. (by Geppetto)
Versione tratta da Livio
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?