Magnanimità di Lucio Emilio Paolo verso il re di Macedonia Perseo

Perseo, a Romanis victo, in templum Samothracen confugiendum fuit, ibique in angulo obscuro delitescebat hostium timore....

Perseo, vinto dai Romani, dovette trovare rifugio nel tempio della Samotracia, e lì si nascondeva in un angolo buio per paura dei nemici.

Ma essendo stato catturato, i soldati romani dovettero condurlo presso il console con il figlio neonato. Nessuna moltitudine tanto grande accorse ad alcun altro spettacolo. Avvolto da una veste scura, Perseo entrò nell'accampamento, non essendoci nessun compagno dei suoi, che come compagno di calamità lo rendeva più miserabile. Non poteva avanzare a causa della folla di uomini che erano usciti per lo spettacolo, finché il console mandò i littori, che, allontanando coloro che si erano sparsi intorno, fecero strada verso il pretorio.

Il console si alzò, e procedendo un poco, stese la mano destra al re che era entrato e si sollevò dopo che si gettò ai piedi; avendolo fatto entrare nella tenda, gli ordinò di sedersi al proprio fianco. Poi gli chiese quale motivazione o che offesa lo avesse spinto alla guerra contro il popolo romano.

Il re interrogato, osservando la terra, piangendo a lungo tacitamente, il console disse: "Tu, re, devi avere un buon animo! La clemenza del popolo romano non solo ti offre la speranza, ma quasi la fiducia garantita della salvezza".
(By Maria D. )

Versione tratta da Livio

Qui la regola del cum narrativo - spiegazione video

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