Sentimento religioso e devozione di Carlo Magno

Religionem Christianam, qua ab infantia fuerat imbutus, sanctissime et cum summa pietate coluit, ac propter hoc plurimae pulchritudinis...

Coltivò la religione cristiana, di cui era stato imbevuto fin dall'infanzia santissimamente e con somma pietà, e perciò costruì ad Aquisgrana una basilica d'eccezionale bellezza e la adornò d'oro e d'argento e di luminarie e di cancelli di bronzo solido e di porte.

Alla struttura di questa non potendo avere colonne e marmi d'altri luoghi, si preoccupò che dovessero essere trasportati da Roma e da Ravenna.

Fu devotissimo nel sostentare i poveri e nella liberalità gratuita, che i Greci chiamano elemosina, tanto che non solo si preoccupò di fare ciò in patria e nel suo regno ma anche al di là dei mari in Siria e in Egitto e in Africa, a Gerusalemme, ad Alessandria e a Cartagine, dove aveva saputo che i Cristiani vivevano in povertà, avendo compassione della loro penuria, soleva lanciare denaro;

perciò cercava soprattutto di ottenere le amicizie dei re d'oltremare affinché provenisse ai Cristiani che erano sotto il potere di costoro un qualche refrigerio e sollievo.
(By Maria D.)

Versione tratta da Eginardo, Vita Karoli

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