Aristotele - la costituzione degli ateniesi 11 - XI (traduzione e testo greco)

Aristotele
Costituzione degli ateniesi 11 - XI

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capitolo XI - capitolo XXVII - capitolo XLI

διατάξας δὲ τὴν πολιτείαν ὅνπερ εἴρηται τρόπον, ἐπειδὴ προσιόντες αὐτῷ περὶ τῶν νόμων ἠνώχλουν, τὰ μὲν ἐπιτιμῶντες τὰ δὲ ἀνακρίνοντες,...

Dopo aver organizzato la costituzione nel modo che si è detto. Poiché andavano a importunarlo per le leggi, rimproverandogli alcune cose e ponendogli domande su altre, non volendo né cambiare queste leggi, né rimanere esposto all’ostilità, Solone fece un viaggio per scopi commerciali e per visitare l’Egitto, dicendo che non sarebbe tornato che dopo dieci anni. Infatti pensava che non fosse giusto rimanere lì stando ad interpretare le leggi, ma che ciascuno se la cavasse con quanto era stato scritto.

Inoltre accadde che molti dei notabili erano a lui diventati ostili a causa dell’abolizione dei debiti, e entrambe le fazione avevano cambiato disposizione verso di lui poiché avevano avuto una sistemazione inaspettata. .Poi il popolo credeva che avrebbe compiuto una ridistrubuzione di tutte le proprietà, mentre i notabili (credevano)

che di nuovo avrebbe ripristinato lo stesso ordinamento, o lo avrebbe mutato di poco. Solone andò contro entrambi e pur avendo la possibilità di accordarsi con quello dei due partiti che voleva instaurare la tirannia, scelse di essere odiato da entrambi, pur avendo salvato la patria e avendo dato le leggi migliori

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