Demostene, Terza Filippica III 27.28.29
καὶ οὐ γράφει μὲν ταῦτα, τοῖς δ' ἔργοις οὐ ποιεῖ, ἀλλ' ἐφ' Ἑλλήσποντον οἴχεται, πρότερον ἧκεν ἐπ' Ἀμβρακίαν, Ἦλιν ἔχει τηλικαύτην πόλιν ἐν...
Traduzione di Anna Maria Di Leo concessa per la pubblicazione solo ed esclusivamente nel sito skuolasprint.it
E non scrive queste cose ma non fa fatti, ma va contro l'Ellesponto, prima arrivava ad Ambracia, nel Peloponneso insidiò una città Elide di tanta importanza, prima era a Megara; né la Grecia né la terra dei barbari può contenere l'ambizione di quest'uomo (traduzione sul vocabolario alla voce χωρέω).
che fino ad oggi non abbiamo bisogno di fare nessuna delle cose utili né nessuna di quelle necessarie, né di (frase tradotta sul vocabolario βοηθείας καὶ φιλίας ... ποιήσασθαι=) unirsi in amicizia a scopo di difesa, ma permettiamo che quest'uomo che diventa (sempre) più grande, guadagni il tempo che affonda un altro, avendo ciascuno (ἐγνωκώς γιγνώσκω part perf) stabilito (come mi sembra) che in qualsiasi modo la potenza dei protettori dei greci (=τὰ τῶν Ἑλλήνων la potenza dei Greci – sul vocabolario)
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