Seconda Olintiaca paragrafo 3 e 4 - Demostene
Τὸ μὲν οὖν, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι, τὴν Φιλίππου ῥώμην διεξιέναι καὶ διὰ τούτων τῶν λόγων προτρέπειν τὰ δέοντα ποιεῖν ὑμᾶς, οὐχὶ καλῶς ἔχειν ἡγοῦμαι....
O Ateniesi non credo (ἡγοῦμαι verbo contratto indic pres 1a sing) (ἔχω con avv = essere) sia un bene ( διεξιέναι pres inf att διέξειμι) spiegare la potenza di Filippo e attraverso questi discorsi esortarvi a fare ciò che si deve [fare]. Per quale motivo?
Infatti quanto più (πεποίηκε perf ind 3a sing ποιέω ) egli ha compiuto oltre il suo merito, tanto è considerato presso ciascuno più ammirevole; invece tanto avete accettato le circostanze peggio di quanto conviene quanto maggior disonore dovete pagare.
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