In favore dei Rodiesi - Demostene testo greco e traduzione italiana
In favore dei Rodiesi
o per la libertà dei Rodiesi Demostene
Οἶμαι δεῖν, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι, περὶ τηλικούτων βουλευομένους διδόναι παρρησίαν ἑκάστῳ τῶν συμβουλευόντων....
[17] Ὁρᾶτε δὲ κἀκεῖν', ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι, ὅτι πολλοὺς ὑμεῖς πολέμους πεπολεμήκατε καὶ πρὸς δημοκρατίας καὶ πρὸς ὀλιγαρχίας....
Considerate anche quanto segue, cittadini ateniesi, che voi avete combattuto molte guerre sia contro regimi democratici sia contro regimi oligarchici.
E questo, peraltro, lo sapete anche voi: ma per quali motivi voi fate la guerra contro gli uni e contro gli altri, questo forse nessuno di voi lo valuta. Per quali motivi, dunque, la fate? Contro i regimi democratici, o per controversie private, non avendo potuto (voi) risolverle per via statale, o per questioni territoriali o di confini o di rivalità o di ambizioni egemoniche; contro i regimi oligarchici, invece, per nessuno di questi motivi, ma per la forma di governo e per la libertà.
Sicché io non esiterei ad affermare di ritenere preferibile che vi muovano guerra tutti quanti i Greci retti a democrazia, piuttosto che vi siano amici tutti quanti i Greci retti ad oligarchia. Credo infatti che con Stati liberi non sarebbe difficile per voi fare pace, quando lo desideraste, mentre credo che con Stati oligarchici non sia sicura nemmeno l’amicizia:
non è infatti possibile che uno Stato oligarchico veda di buon grado uno Stato democratico e che chi si propone di esercitare un dominio veda di buon grado chi ha scelto di vivere nell’eguaglianza (lett. con pari diritto di parola [per tutti]).
[19] Θαυμάζω δ' εἰ μηδεὶς ὑμῶν ἡγεῖται Χίων ὀλιγαρχουμένων καὶ Μυτιληναίων, καὶ νυνὶ Ῥοδίων καὶ πάντων ἀνθρώπων ὀλίγου δέω λέγειν εἰς...
Mi stupisco se nessuno di voi pensa che mentre gli abitanti di Chio e di Mitilene sono governati da un'oligarchia, e proprio ora i Rodii e tutti gli uomini, manca porco che lo dica, sono sottoposti a questa schiavitù, la nostra costituzione non corra qualche pericolo, e non considera questa cosa, cioè che non è possibile che, se tutto si coalizzerà per mezzo di un'oligarchia, non lasceranno tranquillo il nostro popolo.
Sanno infatti che nessun altro potrebbe ricondurre di nuovo la situazione verso la libertà; quindi vorranno eliminare ciò da cui si aspettano che possa derivarne un male per loro.
τοὺς μὲν οὖν ἄλλους τοὺς ἀδικοῦντάς τινας αὐτῶν τῶν κακῶς πεπονθότων ἐχθροὺς ἡγεῖσθαι χρή· τοὺς δὲ τὰς πολιτείας καταλύοντας καὶ μεθιστάντας εἰς ὀλιγαρχίαν κοινοὺς ἐχθροὺς παραινῶ νομίζειν ἁπάντων τῶν [21] ἐλευθερίας ἐπιθυμούντων.
Bisogna considerare nemici dunque gli altri che offendono alcuni di quelli che sono stati maltrattati: ma quelli che abbattono le costituzione e le cambiano in senso oligarchico esorto a considerarli nemici comuni di coloro che aspirano alla libertà.
ἔπειτα καὶ δίκαιον, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι, δημοκρατουμένους αὐτοὺς τοιαῦτα φρονοῦντας φαίνεσθαι περὶ τῶν ἀτυχούντων δήμων, οἷάπερ ἂν τοὺς...
Inoltre è anche giusto, o Ateniesi, che voi che vi reggete a regime democratico mostriate di nutrire verso i popoli sventurati tali sentimenti quali vorreste che gli altri mitrissero verso di voi, se mai vi capitasse qualcosa di simile, il che non avvenga mai.
E infatti, se qualcuno dirà che i Rodii hanno subito delle sventure meritate, non è questa la circostanza adatta per allietarsene;
bisogna infatti che quelli che sono fortunati appariscano sempre disposti a prendere le migliori decisioni a favore degli sventurati, giacché è incerto per tutti gli uomini l'avvenire.
paragrafi XXII-XXIII
[22] Ἀκούω δ' ἐγὼ πολλάκις ἐνταυθὶ παρ' ὑμῖν τινῶν λεγόντων ὡς, ὅτ' ἠτύχησεν ὁ δῆμος ἡμῶν, συνεβουλήθησάν τινες αὐτὸν σωθῆναι· ὧν ἐγὼ...
Io spesso qui sento da voi alcuni che dicono che, quando il nostro popolo si trovò in cattiva sorte, alcuni deliberarono insieme di salvarlo: di questi, ora, io farò menzione brevemente dei soli Argivi.
Infatti, non vorrei che voi, che avete fama di salvare coloro che sono sempre in disgrazia, sembriate in questa circostanza inferiori agli Argivi, questi che abitavano una regione confinante con quella dei Lacedemoni, che vedevano che quelli comandavano terra e mare, non fuggirono né temettero di sembrar essere benevoli verso di voi, ma anche quando giunsero degli ambasciatori da Sparta, come dicono, per richiedere alcuni dei vostri esuli deliberarono, se non fossero stati liberati prima del tramonto del sole, di giudicarli nemici.
Quindi, non è turpe, o Ateniesi, se il popolo degli Argivi non temette il potere dei Lacedemoni in quelle situazioni né la forza, mentre voi che siete Ateniesi, avrete paura di un barbaro, e per giunta, donna?
καὶ οὐδὲ τοῦτ' αὐτῷ συνενήνοχεν, ἀλλ' ἅμ' εὑρήσετ' αὐτὸν τήν τε πόλιν διὰ Λακεδαιμονίων ἀσθενῆ ποιήσαντα καὶ περὶ τῆς αὑτοῦ βασιλείας κινδυνεύσαντα πρὸς Κλέαρχον καὶ Κῦρον....
[25] Εἰσὶ δέ τινες, ὦ ἄνδρες Ἀθηναῖοι, παρ' ὑμῖν δεινότατοι τὰ δίκαια λέγειν ὑπὲρ τῶν ἄλλων πρὸς ὑμᾶς, οἷς παραινέσαιμ' ἂν ἔγωγε...
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