Competizione tra Temistocle e Milziade - GrecoLatino pagina 229 numero141
Λεγεται γαρ ουτω παραφορος προς δοξαν ειναι και πραξεων μεγαλων υπο φιλοτιμίας εραστης, ωστε νεος ων ετι της εν Μαραθωνι μαχης προς τους βαρβαρους γενομενης και της Μιλτιαδου στρατηγιας διαβοηθεισης, συννους ορασθαι(Plutarco, Vite parallele)
Si dice infatti che fosse così bramoso di gloria e amante di grandi imprese per ambizione, che, pur essendo ancora giovane, quando c'era la battaglia di Maratona contro i barbari e quando si esaltava la strategia di Milziade (genitivi assoluti), e [si dice che, tutti gli infiniti sono retti da Λέγεται] appariva molto pensieroso tra sé, che era insonne (lett vegliava notti)
e che rifiutava i banchetti consueti, e che diceva a coloro che chiedevano e che si meravigliavano del cambiamento della (sua vita), che il trofeo di Milziade non lo lasciava (non gli permetteva) di dormire.... (CONTINUA)