Giuseppe interpreta i sogni del faraone
Narravit er go pharaoh quod viderat: «Putabam me...
Il faraone raccontò ciò che aveva visto: "Pensavo di stare sopra la riva del fiume e che sette vacche straordinariamente belle e grasse salpavano dal fiume, le quali raccoglievano per il pasto tutte le cose verdeggianti della palude.
Ed ecco che le seguivano altre sette vacche brutte e magre. Queste, avendo divorato e avendo consumato le precedenti, non diedero alcun segno di sazietà; ma si torcevano con simile magrezza e squallore. Destandomi, caduto di nuovo in un sonno profondo, ho visto in sogno: che sette spighe germogliavano su uno stelo piene e belle.
Anche altre sette tenere e agitate dal vento spuntavano da uno stelo inaridito. Queste divorarono la bellezza di quelle precedenti. Ho raccontato il sogno agli interpreti, e non c'è nessuno che ha saputo interpretarlo". Giuseppe rispose: "Il sogno del re è uno: Dio ha mostrato al faraone, l'evento che sta per succedere. Le sette vacche grasse e le sette spighe piene sono sette anni di abbondanza; anche le sette vacche tenere e magre, che salirono dopo queste, e le sette spighe sottili e agitate dal vento caldo sono sette anni di carestia che verrà.
La carestia sta per consumare ogni terra, e la grandezza dell'indigenza sta per distruggere la grandezza dell'abbondanza. "
(By Maria D. )
Versione tratta da Gerolamo
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