La sventurata discendenza di Edipo

Polynices Oedipodis filius, anno peracto...Thebani victoria sunt potiti

Polinice figlio di Edipo, trascorso un anno, pretese il regno dal fratello Eteocle; quello non volle cedere.

E così Polinice, con l'aiuto del Re Adrasto, giunse a Tebe con sette generali per attaccare la città. Qui Capaneo, per il fatto che diceva che avrebbe conquistato Tebe contro il volere di Giove, scalando il muro, fu colpito da un fulmine; Anfiarao fu inghiottito dalla terra; Eteocle e Polinice combattendo tra loro si uccisero l'un l'altro.

A Tebe essendo stato fatto il sacrificio funebre per questi, anche se il vento era impetuoso, tuttavia il fumo non converse mai in una sola parte, ma l'una si portò all'altra. Tutti gli altri attaccando Tebe e i Tebani diffidando delle loro cose, Tiresia, figlio di Evero, l'indovino preannunciò che la città sarebbe stata liberata da una tale strage se fosse stato distrutto qualcuno della stirpe del dragone.

Meneceo nel momento in cui vide che era l'unico tra i cittadini che poteva riscattare la salvezza, si precipitò sul muro; i Tebani s'impadronirono della vittoria

Versione tratta da Igino

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